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Food delivery e gig economy: protocollo contro il caporalato

E’ stato siglato il 24 marzo 2021 il Protocollo tra i rappresentanti datoriali e sindacali del settore food delivery, che fissa obiettivi importanti per i lavoratori: riconoscimento di diritti retributivi e normativi, contrasto al caporalato, alla intermediazione illecita e al food delivery. Un passo importante verso la opportuna regolamentazione di un settore nuovo eppure così fondamentale sotto il profilo economico sociale in questo periodo caratterizzati dalla emergenza sanitaria da Covid-19.

Prosegue il percorso istituzionale per il riconoscimento dei diritti salariali e della tutela della sicurezza dei rider e dei lavoratori della gig economy. Il ministro del Lavoro e delle Politiche Sociali, Andrea Orlando, ha firmato il Protocollo sperimentale per la legalità contro il caporalato, l'intermediazione illecita e lo sfruttamento lavorativo nel food delivery.

L'incontro si è svolto in conference call con la partecipazione di Assodelivery, Cgil, Cisl e Uil, rappresentanti dei sindacati indipendenti di rider e gli assessori per il lavoro di Milano, Modena, Bologna e Regione Lazio. Il ministro Orlando ha definito il Protocollo come un punto di riferimento molto importante per la costruzione di ”nuove relazioni anche a partire dal basso per garantire una regolamentazione del mercato del food delivery atta a porre in essere strumenti efficaci a sostegno dei diritti dei rider e dell'economia legale nel settore di riferimento”.

La Cgil ha sottolineato la necessità di evitare il pericolo dell'intermediazione illecita, rimarcando l'importanza del protocollo sperimentale e del dialogo con Assodelivery, oltre alla necessità di imprimere un'accelerazione al processo di riconoscimento dei diritti. Soddisfatte anche Cisl e Uil, che reputano necessario conferire maggiore sostenibilità a questo settore così fondamentale in chiave ambientale e sociale, anche alla luce dell'emergenza sanitaria in corso. "Siamo un settore giovane e ancora 'inesperto', anche dal punto di vista delle relazioni sindacali", ha spiegato Matteo Sarzana, presidente di Assodelivery, commentando l'accordo e rimarcando la disponibilità dell'associazione a proseguire il dialogo. Proprio a partire dal Protocollo, le società aderenti a Assodelivery si impegnano tra l'altro a dotarsi di un codice etico, sanzionare condotte illecite e non ricorrere a società terze per la consegna degli ordini.

E’ stato convocato per l’1 aprile l'Osservatorio permanente in materia di tutela del lavoro tramite piattaforme digitali per ottenere dati e non rendere occasionale l'interlocuzione tra le parti sancita con la firma del protocollo.

Fonte: https://www.ipsoa.it/documents/lavoro-e-previdenza/lavoro-dipendente/quotidiano/2021/03/26/food-delivery-gig-economy-protocollo-caporalato

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