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De Luca, Consulenti del Lavoro: come ripensare il lavoro dopo la pandemia

“Competenze, tecnologia, accelerazione, trasformazione. Da sempre, come Fondazione Studi Consulenti del Lavoro, indaghiamo la correlazione tra le competenze e la capacità di competere in un mondo del lavoro in continua trasformazione. E competenze è proprio la prima parola chiave di questa edizione”. Rosario De Luca, Presidente della Fondazione Studi Consulenti del Lavoro, anticipa i temi e le iniziative della XII edizione del Festival del Lavoro che, insieme al Consiglio Nazionale dell’Ordine, ha ideato l’evento nel 2010. La manifestazione si svolgerà dal 28 al 29 aprile 2021, in modalità virtuale.

Grande attenzione all’attualità con dibattiti e confronti che per due giorni, il 28 e 29 aprile, si focalizzeranno su come proiettare l’attuale mercato del lavoro verso orizzonti più dinamici e inclusivi non appena l’emergenza sanitaria sarà passata e si faranno i conti con la fine delle misure di sostegno legate alla pandemia. Abbiamo parlato della XII edizione del Festival del Lavoro, per il secondo anno in modalità virtuale, in ottemperanza alle disposizioni per far fronte all’emergenza, con Rosario De Luca, Presidente della Fondazione Studi Consulenti del Lavoro che insieme al Consiglio Nazionale dell’Ordine ha ideato l’evento nel 2010.Presidente, come si svolgerà l’edizione di quest’anno?Il 28 e 29 aprile saranno due giornate ricche di momenti di informazione, formazione e approfondimento. La formula che utilizzeremo sarà quella sperimentata già lo scorso anno, nel mese di ottobre, per la prima edizione in modalità completamente digitale, che ha fatto registrare numeri importanti in termini di ospiti, partecipanti e visualizzazioni. Risultati che auspicabilmente vogliamo confermare e superare con questa dodicesima edizione. La mattina, a partire dalle ore 10:00, daremo spazio a dibattiti e confronti aperti a tutti sui temi del lavoro. Il Festival, del resto, arriva in un momento storico importante per il nostro Paese, che impone necessariamente un confronto su modelli del lavoro profondamente mutati e sulle conseguenze imposte dalla pandemia sulla tenuta economica dell’Italia. Con il contributo di numerose personalità della politica, dell’economia, del mondo accademico e professionale si parlerà di questo nuovo contesto e di come favorire la ripresa. Al centro della riflessione, infatti, ci saranno anche gli scenari futuri dopo lo sblocco dei licenziamenti di fine giugno e l’esaurimento dei sussidi; l’impatto delle nuove tecnologie sulle attività professionali; la forte disparità di tutele tra lavoro autonomo e dipendente e la diffusione della legalità. Sul tema della legalità i Consulenti del Lavoro hanno investito molto in questi anni…Assolutamente sì, da sempre ci facciamo promotori dei valori della legalità e del lavoro etico, che costituiscono anche la mission della nostra professione. Per questa edizione del Festival ci abbiamo investito particolarmente organizzando, in occasione del Salone del Lavoro e delle Professioni promosso dal Salone dello Studente-Campus Orienta, “Il mese della legalità” durante il quale abbiamo previsto, tra i mesi di marzo e aprile, una serie di workshop e iniziative dedicati all’orientamento al lavoro degli studenti, alla promozione del ruolo del Consulente e del tema della legalità nel lavoro. Il confronto con i giovani è avvenuto anche attraverso il gaming, fornendo loro la possibilità di partecipare al videogioco digitale “Generazione legalità”, che porterà i vincitori sul palco “virtuale” del Festival per la premiazione. Il Festival sarà, quindi, un’importante occasione di formazione per la Categoria…Certamente. Durante il pomeriggio daremo spazio ai webinar, validi per la formazione obbligatoria continua dei Consulenti del Lavoro, con sette “aule” tematiche virtuali a cui ci si potrà iscrivere gratuitamente accedendo al sito www.festivaldellavoro.it. Affronteremo temi di grande attualità e di stretto interesse per i nostri iscritti, ma anche per esperti di diritto del lavoro e professionisti attenti alle evoluzioni e alle nuove esigenze del mercato: si passerà dal diritto alla previdenza e al welfare, dalle nuove competenze necessarie alle opportunità, passando per le politiche attive e gli strumenti con cui competere. Torna la “storica” aula del diritto. Quali tematiche affronterete quest’anno?Temi al centro del dibattito giuslavoristico per fornire un’analisi attenta dei fenomeni e proposte risolutive. Tra le tematiche, ad esempio, la salute e sicurezza sul lavoro e il discusso obbligo di vaccino del personale sanitario con il confronto con rappresentanti dell’Ispettorato Nazionale del Lavoro, docenti universitari e professionisti della materia per assegnare certezza ad un tema fortemente dibattuto. Parleremo di flexsecurity, ovvero la necessità di ripensare alla regolazione del lavoro subordinato garantendo la corretta flessibilità alle imprese senza compromettere i diritti dei lavoratori; così come di crisi d’impresa e del centrale ruolo svolto dai Consulenti del Lavoro. E ancora: lavoro femminile, particolarmente colpito dalla pandemia, e regolamentazione dei platform workers, i lavoratori delle piattaforme digitali, con una verifica di come è stata affrontata dalla contrattazione collettiva la disciplina di questo particolare settore.Ma la formazione è solo una delle cinque parole chiave attorno a cui avete costruito l’evento 2021. Quali sono le altre? Competenze, tecnologia, accelerazione, trasformazione. Da sempre, come Fondazione Studi Consulenti del Lavoro, indaghiamo la correlazione tra le competenze e la capacità di competere in un mondo del lavoro in continua trasformazione. E competenze è proprio la prima parola chiave di questa edizione. Mai come in questo periodo riteniamo sia imprescindibile investire nelle conoscenze e nella formazione. Rifletteremo e proporremo soluzioni per rendere più efficiente ed efficace l’attuale offerta formativa per non ritrovarci a gestire una platea sempre più ampia di lavoratori senza alcuna appetibilità per il mercato del lavoro. Ma la pandemia ha dato anche un forte sprint alle tecnologie, quasi imponendo la loro presenza. Un’accelerazione che ha toccato tanto le competenze verticali quanto quelle trasversali dei singoli, richiedendo molto spesso alle aziende di ripensare la propria organizzazione del lavoro. La trasformazione è tutta tesa verso il digitale allora?No, ma si tratta di un processo importante che bisogna garantire a tutti i lavoratori. La digitalizzazione rappresenta l’acceleratore, che però rischia di far restare indietro i lavoratori e in particolare quelli che già oggi sono ai margini del mercato del lavoro. Ma non solo. La digitalizzazione interessa gli adempimenti burocratici, la Pubblica Amministrazione, le infrastrutture, i processi produttivi del mercato del lavoro. Insomma, una sfida per ognuno di noi, ma anche e soprattutto per il Paese.Il Festival sarà l’occasione di verificare a che punto siamo in Italia su questi temi?Come Categoria crediamo sia necessario dotare imprese e lavoratori di strumenti e competenze necessari a strutturare il futuro, forti delle esperienze degli ultimi mesi. Si tratta di mettere a fuoco in che modo la crisi dell’ultimo anno può essere vista come l’occasione per proiettare il mercato di lavoro italiano verso un orizzonte più dinamico e inclusivo. E per farlo bisogna aver presente che la “ripartenza” avverrà in un quadro di crisi economica generalizzata.Oltre la crisi pandemica, quali le prossime sfide?I problemi che affliggeranno il mercato del lavoro post-Covid al momento possono essere solo immaginati. Con obiettiva ragionevolezza, però, nel medio periodo il tema della cassa integrazione manterrà una sua centralità dato che passeremo a breve dagli ammortizzatori emergenziali a quelli ordinari senza avere ancora una riforma strutturale delle politiche attive del lavoro. Come Consulenti del Lavoro saremo, poi, in prima linea nell’aggiornamento dei modelli organizzativi aziendali che, probabilmente, richiederanno anche aggiornamenti normativi e regolamentari. Sotto i riflettori anche il tema dello smart working, a cui si affiancano aspetti legati alla privacy e alla sicurezza del lavoratore. Infine, fondamentale sarà sciogliere in tempi rapidi il nodo delle competenze sul lungo periodo e della gestione della crisi d’impresa, che ci vede in prima linea nella tutela dei rapporti di lavoro.

All’edizione 2021 del Festival del Lavoro non poteva mancare, come ogni anno, la presenza di Wolters Kluwer con One LAVOROla rivoluzionaria soluzione digitale ideata per rispondere alle esigenze di Consulenti del lavoro, Aziende ed Enti, nata dalla grande esperienza di TuttoLavoro, IPSOA e INDICITALIA. Intelligente e personalizzabile in grado di fornire tutte le risposte, gli aggiornamenti e gli approfondimenti utili, ovunque e in qualunque momento. Affronta le sfide facendo la differenza con One LAVOROChiedi la tua prova gratuita di 30 giorni
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Fonte: https://www.ipsoa.it/documents/lavoro-e-previdenza/amministrazione-del-personale/quotidiano/2021/04/21/de-luca-consulenti-lavoro-ripensare-lavoro-pandemia

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