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Legge di Bilancio 2023: approvazione UE con riserva su POS, evasione fiscale e pensioni

Il Documento programmatico di bilancio presentato dall'Italia rispetta le raccomandazioni dell'UE per il 2023. Tuttavia, si ravvisano alcune misure che appaiono non in linea con riferimento ad alcuni profili, come il contrasto all’evasione fiscale, i pagamenti digitali e le pensioni. E’ quanto si apprende dal giudizio espresso dalla Commissione UE il 14 dicembre. Viene inoltre rimarcata l’importanza che il nostro Paese, come gli altri Stati membri, preveda misure di sostegno energetico maggiormente mirate a sostenere le famiglie più vulnerabili e le imprese più esposte. Quali sono le altre osservazioni?

La Commissione UE ha reso noto il proprio parere sul Documento programmatico di bilancio (DPB) dell’Italia. Viene ricordato come il 10 ottobre scorso il nostro Paese ha presentato il DPB per il 2023 adottato dal Governo uscente in base all'ipotesi di politiche invariate; le cifre relative al disavanzo pubblico del 2023 e ad altre variabili di bilancio non rappresentavano pertanto obiettivi di politica economica. Il 24 novembre 2022 l'Italia ha presentato il Documento programmatico di bilancio per il 2023 aggiornato dal nuovo Governo in base al quale la Commissione ha adottato il 14 dicembre il parere ai sensi dell'art. 7 del regolamento (UE) n. 473/2013Ascolta i podcast: - Nella legge di Bilancio 2023 novità fiscali su tre fronti - Legge di Bilancio 2023: le novità per assunzioni agevolate, riduzione di contributi e tasse per i lavoratori Approvazione con alcune osservazioni Nel complesso , viene sottolineato, si ritiene che il DPB sia in linea con gli orientamenti di bilancio contenuti nella raccomandazione del Consiglio del 12 luglio 2022. Si sottolinea ancora come nel complesso le ipotesi macroeconomiche su cui si fonda il Documento programmatico di bilancio sono plausibili sia per il 2022 sia per il 2023. Si ravvisano però misure che appaiono non in linea con le raccomandazioni specifiche per Paese con riferimento ad alcuni profili come il contrasto all’evasione fiscale, i pagamenti digitali e le pensioni. Il Commissario europeo all'Economia Paolo Gentiloni ha rimarcato come nella manovra italiana ci possono essere alcune misure specifiche che possono riguardare o aver riguardato obiettivi del PNRR e che bisogna evitare di contraddire, con particolare riferimento agli obiettivi legati ai pagamenti digitali. Come ha sottolineato poi il vicepresidente della Commissione UE Valdis Dombrovskis la bozza di bilancio dell'Italia rispetta le raccomandazioni dell'UE per il 2023 ma è importante che il nostro Paese, come gli altri Stati membri, provvedano affinché le misure di sostegno energetico siano maggiormente mirate a sostenere le famiglie più vulnerabili e le imprese più esposte, preservino gli incentivi a ridurre la domanda energetica e siano revocate all'allentarsi delle pressioni sui prezzi dell'energia. E importante poi mantenere sotto controllo la spesa corrente e mantenere il ritmo delle riforme e degli investimenti. Soddisfazione per il parere sostanzialmente positivo della Commissione europea è stato espresso dal Ministro dell’Economia Giancarlo Giorgetti e dal Presidente del Consiglio Giorgia Meloni. I principali contenuti Per il 2023 il Documento programmatico di bilancio comprende provvedimenti nuovi, il cui impatto netto sull'aumento del disavanzo si aggira sull'1,1 % del PIL. I provvedimenti che vanno a aumentare il disavanzo nel 2023 rappresentano un importo pari a quasi l'1,8 % del PIL, controbilanciato in parte da misure di compensazione per lo 0,7 % del PIL. I provvedimenti che aumentano il disavanzo sono intesi per circa due terzi, vale a dire attorno all'1,1 % del PIL secondo il Documento programmatico di bilancio, ad aiutare le famiglie, le imprese e il settore sanitario a sostenere gli elevati prezzi dell'energia nel primo trimestre 2023, principalmente grazie alla proroga di misure adottate in precedenza. Il DPB comprende vari altri provvedimenti, principalmente annunciati come di natura temporanea, che vanno a aumentare il disavanzo di un importo pari allo 0,7 % del PIL, fra cui: - misure a favore delle famiglie, in particolare un'aliquota IVA ridotta al 5 % per taluni prodotti per la prima infanzia, l'aumento dell'assegno unico per i figli fino a un anno di età e per le famiglie numerose, l'allungamento di un mese del congedo parentale per le lavoratrici e altri tipi di sostegno alle famiglie; - fondi supplementari per il sistema sanitario; - proroga, con modifiche, della riduzione temporanea del cuneo fiscale per i lavoratori a basso reddito; - innalzamento della soglia di fatturato per i lavoratori autonomi e gli altri soggetti aventi diritto al regime forfettario dell'imposta sul reddito ad aliquota del 15 % e introduzione di un'imposta forfettaria sugli aumenti di reddito per altre imprese individuali; - rinnovo nel 2023 di vari regimi temporanei di accesso anticipato alla pensione, con inasprimento dei criteri di età. Questi interventi sono finanziati con misure di compensazione che ammontano allo 0,7 % circa del PIL nel 2023. Sebbene il Documento programmatico di bilancio non ne specifichi i particolari, osserva la Commissione UE, in base al progetto di legge di Bilancio presentato al Parlamento il 1° dicembre tali misure di compensazione comprendono una revisione dell'imposta straordinaria sugli extra profitti delle società energetiche e le entrate supplementari derivanti dai meccanismi di compensazione nel settore elettrico, una copertura ridotta del reddito di cittadinanza, un meccanismo di indicizzazione ridotta delle pensioni che superano il quadruplo della pensione minima, la razionalizzazione della spesa corrente, l'anticipazione al 2022 dei trasferimenti in conto capitale a Ferrovie dello Stato Spa precedentemente previsti per il 2023 e la revisione dei crediti d'imposta in collegamento con la rivalutazione dei terreni, delle partecipazioni e degli utili non distribuiti. Nel complesso la valutazione dell'impatto sui conti pubblici delle misure di politica di bilancio effettuata dalla Commissione coincide sostanzialmente con quella effettuata dal Governo Le osservazioni Così come viene sottolineato da Bruxelles, il Documento programmatico di bilancio comprende però alcune misure che non sono conformi a passate raccomandazioni specifiche per paese. Il 9 luglio 2019 il Consiglio ha segnatamente raccomandato all'Italia di contrastare l'evasione fiscale, in particolare nella forma dell'omessa fatturazione, tra l'altro potenziando i pagamenti elettronici obbligatori, anche mediante un abbassamento dei limiti legali per i pagamenti in contanti, e di attuare pienamente le passate riforme pensionistiche al fine di ridurre il peso delle pensioni nella spesa pubblica. Fra le misure incluse nel Documento programmatico di bilancio che non sono in linea con le citate raccomandazioni specifiche per paese, osserva la Commissione, si annoverano in particolare - innalzamento del massimale delle operazioni in contanti dagli attuali 2 000 euro a 5 000 euro nel 2023; - provvedimento equivalente a un condono fiscale che consente la cancellazione dei debiti fiscali pregressi fino a 1.000 euro relativi al periodo 2000-2015; - possibilità di rifiutare il pagamento elettronico di importi inferiori a 60 euro senza incorrere in sanzioni; - rinnovo nel 2023 dei regimi di accesso anticipato alla pensione in scadenza a fine 2022, con inasprimento dei criteri di età La Commissione UE ritiene inoltre che l'Italia non abbia ancora compiuto progressi sul fronte della parte strutturale delle raccomandazioni di bilancio contenute nella raccomandazione del Consiglio del 12 luglio 2022 nel contesto del semestre europeo e invita pertanto le autorità ad accelerare i progressi. I progressi compiuti nell'attuazione delle raccomandazioni specifiche per paese saranno descritti in modo esaustivo nella relazione per paese 2023 e valutati nel contesto delle raccomandazioni specifiche per paese che la Commissione proporrà nella primavera del 2023.I Copyright © - Riproduzione riservata

Fonte: https://www.ipsoa.it/documents/quotidiano/2022/12/15/legge-bilancio-2023-approvazione-ue-riserva-pos-evasione-fiscale-pensioni

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