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Contratti pubblici: strumenti e regole per la digitalizzazione

Con la circolare n. 7 del 28 marzo 2024 dal titolo “La digitalizzazione dei contratti pubblici: strumenti e regole operative per la gestione delle procedure di approvvigionamento” Assonime, dopo una breve ricostruzione dei nuovi strumenti informatici che regolano il processo di approvvigionamento delle pubbliche amministrazioni, illustra i provvedimenti adottati da ANAC volti a guidare la fase di avvio del processo di digitalizzazione. Assonime evidenzia che fattore essenziale per gestire le procedure di approvvigionamento con modalità digitali è la creazione di un’adeguata infrastruttura (cd. ecosistema nazionale di approvvigionamento digitale) basata sull’interoperabilità tra le banche dati della pubblica amministrazione e sull’interazione tra queste e le piattaforme digitali.

Assonime ha pubblicato la circolare n. 7 del 28 marzo 2024 dal titolo “La digitalizzazione dei contratti pubblici: strumenti e regole operative per la gestione delle procedure di approvvigionamento” con cui, dopo una breve ricostruzione dei nuovi strumenti informatici che regolano il processo di approvvigionamento delle pubbliche amministrazioni, illustra i provvedimenti adottati da ANAC volti a guidare la fase di avvio del processo di digitalizzazione. Nella circolare vengono analizzate, in particolare, le indicazioni fornite in tema di pubblicità legale, acquisizione del CIG, funzionalità del fascicolo virtuale dell’operatore economico, trasmissione e pubblicazione dei dati a fini di trasparenza. Assonime evidenzia che la nuova disciplina sui contratti pubblici, introdotta con il decreto legislativo 31 marzo 2023, n. 36, è caratterizzata da un ampio ricorso alle nuove tecnologie digitali. Fattore essenziale per gestire le procedure di approvvigionamento con modalità digitali è la creazione di un’adeguata infrastruttura (cd. ecosistema nazionale di approvvigionamento digitale) basata sull’interoperabilità tra le banche dati della pubblica amministrazione e sull’interazione tra queste e le piattaforme digitali. Assonime ritiene che in questo contesto, un ruolo strategico è assegnato alla Banca dati nazionale dei contratti pubblici (BDNCP), istituita presso l’ANAC, che assume il ruolo di collettore nazionale dei dati e delle informazioni relative alle procedure di approvvigionamento pubblico e strumento di realizzazione della trasparenza e dell’interoperabilità fra banche dati. La Banca dati nazionale dei contratti pubblici contiene da un lato i dati e le informazioni trasmesse direttamente dalle stazioni appaltanti e dagli operatori economici e dall’altro garantisce per il tramite della piattaforma digitale nazionale dei dati (PDND) l’accesso digitale alle informazioni, necessarie allo svolgimento dell’intero ciclo di vita del contratto pubblico, contenute nelle banche dati pubbliche. Pertanto, al fine di realizzare la piena digitalizzazione delle procedure di approvvigionamento, è essenziale che i titolari di banche dati si adoperino per condividere le informazioni detenute, adottando le misure tecniche e organizzative necessarie. Un’ulteriore componente della BDNCP è il Fascicolo Virtuale dell’Operatore Economico (FVOE) una vera e propria cartella digitale che permette all’operatore economico di conservare e aggiornare tutte le informazioni e i documenti utili per poter partecipare alle procedure di affidamento in modo che la stazione appaltante/ente concedente possa verificare i requisiti posseduti per la partecipazione alla procedura di selezione e durante tutta la durata dell’esecuzione del contratto. Attraverso l’accesso ai servizi offerte dalla Banca dati nazionale dei contratti pubblici le stazioni appaltanti e gli operatori economici, per il tramite di piattaforme di approvvigionamento digitale certificate, sono in grado di svolgere agevolmente tutte le fasi del ciclo di vita del contratto pubblico, tra cui l’adempimento degli obblighi di pubblicità legale, l’acquisizione del CIG, la verifica dei requisiti degli operatori economici che partecipano alla procedura di affidamento e la pubblicazione dei dati a fini di trasparenza. Il passaggio dal sistema tradizionale al sistema di piena digitalizzazione delle procedure non può avvenire in modo automatico, ma necessita non solo di un forte impegno da parte degli operatori, ma anche di un’azione di accompagnamento e sostegno da parte delle autorità competenti.Proprio con questo obiettivo, ANAC ha adottato una serie di determinazioni in attuazione delle disposizioni del nuovo Codice, per favorire la regolare e tempestiva applicazione della nuova disciplina, nello specifico: - sono state individuate le informazioni che le stazioni appaltanti sono tenute a trasmettere alla BDNCP (delibera n. 261/2023) nonché quelle che l’operatore economico deve inserire nel FVOE (delibera n. 262/2023); - sono state fornite indicazioni sulle modalità di attuazione della pubblicità legale tramite la BDNCP (delibera n. 263/2023) e sull’adempimento degli obblighi di trasparenza di cui al decreto legislativo n. 33/2013 (delibera n. 264/2023). Inoltre, in prossimità dell’avvio del processo di digitalizzazione ANAC ha fornito numerose indicazioni pratiche per risolvere alcuni aspetti applicativi sull’operatività dei nuovi sistemi informatici (delibera n. 582/2023) e, in particolare per l’acquisizione del CIG anche per le fattispecie escluse dall’ambito di applicazione del nuovo Codice (delibera n. 584/2023). Copyright © - Riproduzione riservata

Fonte: https://www.ipsoa.it/documents/quotidiano/2024/03/29/contratti-pubblici-strumenti-regole-digitalizzazione

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