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Salario minimo: per Confprofessioni conta la contrattazione collettiva

Si è svolta in data 13 maggio 2025 l’audizione presso la Commissione Lavoro del Senato di Confprofessioni in materia di contratti di secondo livello che rappresentano lo strumento più adatto per adeguare le retribuzioni al costo della vita esistente nelle diverse realtà territoriali. E’ stata precisata anche la centralità di Welfare e bilateralità un diritto per tutti i lavoratori.

A parere di Confprofessioni l’introduzione di un salario predeterminato in materia fissa per legge non risolverebbe le problematiche legate alle dinamiche reddituali e al lavoro povero. È quanto ha affermato la delegata al lavoro della giunta di Confprofessioni, Paola Cogotti, in sede di audizione presso la Commissione lavoro del Senato sui DDL in materia di salario minimo.

Bisogna prendere a modello i parametri economici dei contratti collettivi effettivamente rappresentativi, consente, al contrario, la definizione dei salari nel modo più idoneo in relazione ai singoli settori produttivi ed è dunque la strada da perseguire».

Davanti alla 10a Commissione del Senato, la Confederazione è dunque intervenuta anche sul tema della contrattazione decentrata. «È sicuramente apprezzabile l’impegno del legislatore a predisporre nuove misure volte a stimolare la diffusione della contrattazione decentrata», spiega Cogotti. «I contratti collettivi di secondo livello rappresentano, infatti, lo strumento più adatto per adeguare e parametrare le retribuzioni al costo della vita esistente nelle diverse realtà territoriali, oltre che per disciplinare le iniziative a sostegno della produttività e del welfare nei singoli contesti produttivi».

«Confprofessioni - conclude Cogotti - ritiene che il welfare e la bilateralità, nelle loro diverse declinazioni, debbano rappresentare un diritto fondamentale per tutti i lavoratori. L’adesione e il versamento della contribuzione agli enti bilaterali, come quelli del settore studi professionali, consentono al lavoratore di beneficiare di misure che possono portare ad ottenere prestazioni, rimborsi e somme considerevoli».

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Fonte: https://www.ipsoa.it/documents/quotidiano/2025/05/14/salario-minimo-confprofessioni-conta-contrattazione-collettiva

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