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Nuova codifica della qualifica professionale in Unilav e Uniemens: con quali effetti?

È operativa la nuova codifica della qualifica professionale CP2021, che sostituisce la precedente CP2011. Questa codifica si utilizza per identificare le mansioni svolte dai dipendenti e parasubordinati. Deve essere indicata sulle comunicazioni Unilav e sulle denunce Uniemens. La nuova classificazione è stata adottata dall’ISTAT dal 2023 e deriva da una revisione della precedente versione CP2011 e da un allineamento alla International Standard Classification of Occupations - Isco08. La codifica attualmente in vigore è molto più sintetica della precedente: mentre la CP2011 prevedeva oltre 7.000 diverse mansioni, la CP2021 ne prevede poco più di 800, passando da 6 a 5 livelli di dettaglio. Quali sono impatti sugli adempimenti dei datori di lavoro?

Chi - Datori di lavoro. Cosa - Utilizzo della nuova codifica delle qualifiche professionali CP2021 ai fini delle comunicazioni Unilav e delle denunce Uniemens. Quando - Ai fini Unilav dal 2 aprile 2025, ai fini Uniemens dal mese di competenza maggio 2025.

La nuova codifica della qualifica professionale CP2021 sostituisce la precedente codifica CP2011, utilizzata fino ad oggi per identificare le mansioni svolte dai dipendenti e dai parasubordinati.

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Finalità della codifica delle qualifiche professionali

La codifica delle qualifiche professionali è uno strumento adottato per il raggruppamento delle diverse occupazioni presenti nel mercato del lavoro ed è utile per “comunicare, diffondere ed integrare i dati statistici sulle professioni, garantendo anche la comparabilità a livello internazionale”.

La prima e “primitiva” classificazione e codifica delle attività professionali esisteva già nel 1861, anno in cui è avvenuto il primo censimento della popolazione del Regno d’Italia; infatti, in tale occasione, venne chiesto alla popolazione di dichiarare la propria posizione lavorativa.

Nel corso degli anni, tale codifica e classificazione si è evoluta e aggiornata per dare spazio ai cambiamenti che le varie mansioni e i vari processi organizzativi hanno subito, nonchè all’introduzione di nuove figure professionali e, non per ultimo, l’innovazione tecnologica.

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Operatività della nuova classificazione CP2021

La classificazione delle professioni CP2021 è stata adottata dall’ISTAT dal 2023 e deriva da una revisione della precedente versione CP2011 e di un ulteriore allineamento alla International Standard Classification of Occupations – Isco08.

Il raggruppamento avviene tra professioni che per poter essere esercitate richiedono le stesse competenze, tenendo conto della complessità della mansione, dell’estensione dei compiti svolti e del livello di responsabilità e di autonomia decisionale che caratterizza la professione.

Struttura della classificazione

La nuova codifica CP2021 risulta molto più sintetica della precedente: mentre la codifica CP2011 prevedeva oltre 7.000 diverse mansioni, la nuova codifica CP2021 ne prevede poco più di 800.

In pratica, la nuova codifica ha un livello di dettaglio in meno rispetto alla precedente, passando da 6 a 5 livelli di dettaglio: - 1° livello: composto da 9 grandi gruppi professionali; - 2° livello: articolato in 40 gruppi professionali; - 3° livello: suddiviso in 130 classi professionali; - 4° livello: contenente 510 categorie; - 5° livello: articolato in 813 unità professionali.

All’interno del 5° livello è possibile ritrovare qualunque professione esistente nel mercato del lavoro e per ciascuna unità professionale è stato predisposto a titolo esemplificativo un elenco di professioni che, pur non avendo pretese di esaustività, permette di orientarsi e facilita l’utilizzo della classificazione.

Indicazioni per gli adempimenti Unilav e Uniemens

La nuova codifica CP2021 deve essere indicata sia sulle comunicazioni Unilav sia sulle denunce Uniemens.

Sulle comunicazioni Unilav, il nuovo codice qualifica CP2021 è già obbligatorio dal 2 aprile 2025, in sostituzione del precedente codice qualifica CP2011, secondo quanto indicato nella documentazione tecnica presente sul sito del Ministero del Lavoro: di conseguenza, sulle comunicazioni inviate a partire dal 2 aprile 2025 dev’essere presente il codice CP2021, altrimenti la comunicazione non potrà essere inviata.

Sulle denunce Uniemens, sezione Dipendenti, secondo quanto riportato nel messaggio INPS n. 1115 del 1° aprile 2025, il nuovo codice qualifica CP2021 dovrà essere adottato a partire dal mese di competenza maggio 2025.

Inoltre, il nuovo codice CP2021 dovrebbe continuare ad essere non obbligatorio al pari del precedente codice CP2011, ma su tale questione occorre attendere le indicazioni ufficiali da parte dell’INPS. Quindi, a partire dal mese di competenza maggio 2025, nello schema del flusso Uniemens\PosContributiva, l’elemento <QualProf> dovrà contenere le mansioni effettivamente esercitate dal lavoratore nel mese e dovrà essere valorizzato secondo la nuova codifica ISTAT CP2021.

Come detto, la classificazione e la codifica delle professioni nasce con fini statistici e conoscitivi, ma nel tempo il suo utilizzo è stato esteso anche a scopi amministrativi ed informativi. Sono numerosi, infatti, gli enti (Ministero del lavoro e delle politiche sociali, INPS, INAIL, ecc.) che usano la Classificazione delle Professioni per proprie esigenze, richiedono dati aggiornati, contribuendo a loro volta ad accrescere il patrimonio informativo su questo tema.

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Fonte: https://www.ipsoa.it/documents/quotidiano/2025/05/28/nuova-codifica-qualifica-professionale-unilav-uniemens-effetti

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