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Archivio newsL’aiuto intelligente al commercialista: come integrare l’IA nell’attività professionale
Il Consiglio e Fondazione nazionale dei Dottori Commercialisti hanno pubblicato la Guida Operativa di Intelligenza Artificiale del 3 giugno 2025, dal titolo “l’aiuto intelligente al commercialista”, uno strumento pratico per iniziare o proseguire il percorso di integrazione dell’intelligenza artificiale nell’attività professionale. La pubblicazione analizza diversi aspetti della materia, dalle capacità di Deep Research delle AI generaliste all’utilizzo di soluzioni specializzate, dall’automazione dei processi tramite agenti autonomi alla possibilità di sviluppare soluzioni software personalizzate, senza dimenticare le implicazioni in termini di privacy e sicurezza dei dati. L’intelligenza artificiale rappresenta una straordinaria opportunità di crescita e innovazione per la professione del commercialista, a condizione che venga adottata con consapevolezza, competenza e responsabilità.
Il Consiglio e Fondazione nazionale dei Dottori Commercialisti hanno pubblicato la Guida Operativa di Intelligenza Artificiale del 3 giugno 2025, dal titolo “l’aiuto intelligente al commercialista”, uno strumento pratico per iniziare o proseguire il percorso di integrazione dell’intelligenza artificiale nell’attività professionale.
Lo scopo principale è di fornire un aggiornamento sulle principali innovazioni nel campo dell’intelligenza artificiale applicata alla professione contabile e fiscale e offrire indicazioni pratiche su come utilizzare queste tecnologie per migliorare l’efficienza, la precisione e la qualità dei servizi offerti.
La pubblicazione analizza diversi aspetti della materia, dalle capacità di Deep Research delle AI generaliste all’utilizzo di soluzioni specializzate, dall’automazione dei processi tramite agenti autonomi alla possibilità di sviluppare soluzioni software personalizzate, senza dimenticare le implicazioni in termini di privacy e sicurezza dei dati.
Nella guida sono anche presenti delle appendici di approfondimento che illustrano con maggiore dettaglio alcuni dei temi trattati.
Il consigliere nazionale delegato all’innovazione e alla digitalizzazione degli studi professionali e delle imprese, Fabrizio Escheri ha scritto nella prefazione che “Questo lavoro non pretende di essere esaustivo né definitivo. La velocità dell’innovazione in questo campo renderebbe velleitaria qualsiasi pretesa di completezza. Si propone piuttosto di essere una bussola per orientarsi in un mare in continuo movimento, uno strumento pratico per iniziare o proseguire il percorso di integrazione dell’intelligenza artificiale nella propria attività professionale”.
“La sfida che abbiamo davanti non è semplicemente tecnologica, ma culturale e strategica”, prosegue. “L’intelligenza artificiale non sostituirà il commercialista, ma i commercialisti che sapranno utilizzare efficacemente l’intelligenza artificiale probabilmente sostituiranno quelli che non lo faranno. In questo contesto, l’aggiornamento costante e la sperimentazione attiva diventano componenti essenziali del nostro sviluppo professionale. L’intelligenza artificiale non è una minaccia alla professione, ma un potente alleato che, se correttamente integrato, può aiutarci a liberare tempo ed energie per gli aspetti più qualificanti e gratificanti del nostro lavoro: il rapporto umano con i clienti, l’analisi strategica, la consulenza personalizzata e l’interpretazione creativa delle normative”.
L’adozione dell’intelligenza artificiale nella professione del commercialista non è più una questione di “se”, ma di “come” e “quando”. Il ritmo frenetico dell’innovazione tecnologica in questo campo, supportato da ingenti investimenti pubblici e privati, sta rendendo disponibili strumenti sempre più potenti e specializzati. Dalle AI generaliste come GPT, Claude o Gemini, alle soluzioni verticali pensate specificamente per il settore, fino agli agenti autonomi e ai sistemi multiagente, le opzioni a disposizione si moltiplicano e si diversificano.
Nelle varie sezioni della guida, si è analizzato come questi strumenti possano essere applicati a molteplici aspetti della nostra professione: dalla ricerca normativa all’analisi documentale, dalla traduzione di testi tecnici allo sviluppo di soluzioni software personalizzate, dall’automazione di processi ripetitivi al supporto decisionale avanzato. Ciascuna di queste applicazioni ha il potenziale di trasformare radicalmente il modo in cui operiamo, liberandoci da attività a basso valore aggiunto e permettendoci di concentrarci su consulenza strategica e relazioni con i clienti.
È importante sottolineare che l’integrazione dell’AI nei gestionali sta avvenendo a ritmi diversi. Come abbiamo evidenziato nella nostra analisi critica, molte delle funzionalità attualmente proposte come “AI” rappresentano in realtà evoluzioni di sistemi di machine learning preesistenti. Occorre pertanto un approccio pragmatico: valutare criticamente le soluzioni disponibili, sperimentare in prima persona e identificare quelle che realmente apportano valore aggiunto al proprio studio.
La vera rivoluzione non sta semplicemente nell’automazione di processi esistenti, ma nella possibilità di ripensare completamente i servizi offerti, grazie a strumenti come i GPT personalizzati e le funzionalità di Deep Research che consentono analisi e approfondimenti impensabili fino a poco tempo fa. L’AI non è una soluzione universale, ma uno strumento potente che richiede una comprensione approfondita delle sue potenzialità e limitazioni.
Come emerso dall’analisi dell’Osservatorio Artificial Intelligence del Politecnico di Milano, nonostante una crescente consapevolezza, l’Italia si posiziona ancora agli ultimi posti in Europa per quanto riguarda l’adozione progettuale dell’AI nelle aziende. Questo rappresenta sia una sfida che un’opportunità per i professionisti: coloro che sapranno integrare efficacemente queste tecnologie potranno offrire un valore distintivo ai propri clienti, guidandoli nel processo di trasformazione digitale.
Non meno importante è l’attenzione verso gli aspetti di sicurezza e privacy. La nostra analisi delle condizioni di trattamento dati dei principali software AI evidenzia l’importanza di una valutazione attenta di questi aspetti, soprattutto quando si opera in un contesto professionale caratterizzato da elevati standard di riservatezza e conformità normativa.
L’intelligenza artificiale rappresenta una straordinaria opportunità di crescita e innovazione per la professione del commercialista, a condizione che venga adottata con consapevolezza, competenza e responsabilità. L’obiettivo dei commercialisti deve essere quello di rimanere all’avanguardia in un panorama professionale in rapida evoluzione, integrando strategicamente queste tecnologie per offrire un servizio sempre più qualificato, efficiente e a valore aggiunto, a beneficio dei clienti e della società nel suo complesso.
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CNDCEC, Guida Operativa di Intelligenza Artificiale, 03/06/2025
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