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Archivio newsTrasferta del lavoratore: come gestire la retribuzione del tempo viaggio
Nel corso del rapporto di lavoro, il datore può avere la necessità di mandare in trasferta il dipendente, ovvero far svolgere al lavoratore, temporaneamente, la propria attività in un luogo diverso da quello indicato nel contratto, per motivi organizzativi e produttivi. In questo caso, il lavoratore ha diritto a ricevere l’ordinaria retribuzione oltre al rimborso delle spese sostenute in nome e per conto del datore. La remunerazione del tempo viaggio viene, invece, eventualmente, stabilita dalla contrattazione collettiva come condizione di miglior favore rispetto alla legge, la quale non prevede il diritto alla sua remunerazione normalmente. La legge n. 56/2025 ha introdotto, però, alcune importanti modifiche normative in materia. Quali conseguenze si hanno relativamente alla gestione e alla remunerazione del tempo viaggio del lavoratore?