Il 24 settembre 2025 è stato definitivamente approvato in Senato il disegno di legge n. 957 del 2025 sul salario minimo. I decreti attuativi dovranno adesso definire, per ciascuna categoria di lavoratori, i contratti collettivi nazionali di lavoro maggiormente applicati, al fine di prevedere che il trattamento minimo di tali contratti costituisca, la condizione economica minima da riconoscere ai lavoratori appartenenti alla medesima categoria.

L'Assemblea del Senato ha approvato in via definitiva il ddl n. 957 recante deleghe al Governo in materia di retribuzione dei lavoratori e di contrattazione collettiva nonché di procedure di controllo e informazione.

Si tratta dei principi volti a garantire l'applicazione dei contratti collettivi nazionali maggiormente rappresentativi; con la previsione di obblighi per le imprese, comprese quelle in appalto e subappalto, di riconoscere trattamenti economici non inferiori a quelli dei CCNL di settore, estendendo tutele anche a lavoratori non coperti da contratti.

Il provvedimento promuove inoltre:

- il rinnovo tempestivo dei contratti;

- la partecipazione dei lavoratori agli utili d'impresa;

- strumenti di monitoraggio tramite codici contrattuali e flussi INPS.

Saranno atresì rafforzate le procedure di comunicazione e controllo, anche attraverso tecnologie e banche dati condivise, al fine di contrastare lavoro irregolare ed evasione contributiva. Infine, si stabilisce la rendicontazione pubblica semestrale dei risultati delle ispezioni, mentre la neutralità finanziaria delle misure è garantita con tempi di attuazione fissati in sei mesi.

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Per approfondire questo argomento leggi anche: Salario minimo: l’adeguamento della retribuzione passa attraverso la contrattazione collettiva Luca De Compadri

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Fonte: https://www.ipsoa.it/documents/quotidiano/2025/09/24/salario-minimo-ddl-approvato-senato-legge