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IA e Neurodivergenze: Hackathon per un lavoro più inclusivo

Si è concluso presso l’Università degli Studi Link di Roma il primo hackathon italiano dedicato all’applicazione dell’intelligenza artificiale alla neurodiversità. Organizzato da Fondazione Specialisterne ETS, AssoSoftware, Skilljob, Università Link e Confprofessioni, l’evento ha riunito oltre 60 partecipanti tra sviluppatori, designer e studenti per sviluppare soluzioni digitali capaci di migliorare l’esperienza lavorativa e l’inclusione dei profili neurodivergenti. A vincere è stato OmniVoice, un progetto di assistenza emotiva basato su IA pensato per chi presenta alexitimia.

Per due giorni, l’Università Link si è trasformata in un laboratorio aperto di ricerca e collaborazione, dove competenze, tecnologia e sensibilità sociale si sono incontrate per dare vita a nuove forme di inclusione. L’Hackathon “IA e Neurodivergenze: potenziare l’efficacia sul lavoro con l’intelligenza artificiale” ha coinvolto 66 partecipanti suddivisi in 17 team, supportati da docenti, mentor ed esperti di IA e risorse umane.

Il primo premio è stato assegnato al progetto OmniVoice, una piattaforma web che aiuta le persone neurodivergenti – in particolare chi presenta alexitimia – a riconoscere e comprendere le proprie emozioni.

Sviluppata da Lorenzo D’Amico, Salim Benhamadi, Michele Vitiello Bonaventura e Marco Lecci, la soluzione integra un assistente IA che accompagna l’utente in un percorso guidato di consapevolezza emotiva e autoregolazione, migliorando la comunicazione in ambito lavorativo.

Sul podio anche Divergo, di Luca Arrotta, Francesco Foresi, Ling Xuan Chen, Dario Ditano e Irene Caprì, e SynOria, di Christian Gallucci, Noemi Morè, Emma Lombardi e Marco De Angelis.

Durante la competizione, i team hanno potuto utilizzare strumenti open source di ultima generazione e confrontarsi con esperti del settore.

L’iniziativa ha unito mondo accademico, imprese e terzo settore, creando un ponte concreto tra innovazione tecnologica e inclusione lavorativa.

“Questo hackathon rappresenta un primo e importante traguardo verso la promozione di applicazioni innovative di IA per persone neurodivergenti” – ha dichiarato Pierfrancesco Angeleri, Presidente di AssoSoftware - Soluzioni di questo tipo possono alimentare una filiera nazionale dell’intelligenza artificiale e, al tempo stesso, trasferire i benefici della tecnologia a chi ne ha più necessità.”

Marco Natali, Presidente di Confprofessioni, ha ricordato l’impegno del sistema professionale per un lavoro equo e accessibile:“Come parte sociale e firmataria del CCNL degli studi professionali, Confprofessioni è da sempre impegnata a promuovere pari opportunità e dignità per tutti i lavoratori.”

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Fonte: https://www.ipsoa.it/documents/quotidiano/2025/10/28/ia-neurodivergenze-hackathon-lavoro-inclusivo

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