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Archivio newsVolontariato e competenze: riconoscimento scolastico e lavorativo
È stato pubblicato in Gazzetta Ufficiale il decreto del Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali che definisce i criteri per il riconoscimento, in ambito scolastico e lavorativo, delle competenze acquisite attraverso attività o percorsi di volontariato. Il provvedimento, adottato di concerto con i Ministeri dell’Istruzione, dell’Università e della Pubblica Amministrazione, rappresenta un passo decisivo verso la valorizzazione del volontariato come contesto formativo non formale e come strumento di crescita professionale e civica.
ll decreto del Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali del 31 luglio 2025, pubblicato sulla G.U. del 24 ottobre 2025, da attuazione all’articolo 19, comma 2, del D.Lgs. 117/2017 (Codice del Terzo Settore), che prevede la definizione di criteri per il riconoscimento delle competenze maturate nel volontariato, in coerenza con il Sistema nazionale di certificazione delle competenze (D.Lgs. 13/2013).
L’obiettivo del decreto è duplice:
- promuovere il volontariato come esperienza di crescita umana, civica e professionale.
- rendere riconoscibili e spendibili le competenze acquisite in tali contesti, sia nel sistema scolastico e universitario sia nel mercato del lavoro.
Le competenze acquisite potranno essere riconosciute:
- a fini scolastici o universitari, sotto forma di crediti formativi;
- a fini lavorativi, come elementi valutabili nei pubblici concorsi o nei percorsi di certificazione professionale.
Richiesta di riconoscimento
Il riconoscimento delle competenze può essere richiesto:
- dal volontario stesso, come iniziativa personale;
- dagli enti del Terzo Settore titolati a erogare servizi di individuazione e validazione delle competenze, ai sensi del D.M. 9 luglio 2024.
Rientrano tra i soggetti titolati anche i Centri duale nazionali per lo sviluppo delle competenze professionali, che possono collaborare nel supporto operativo ai processi di individuazione.
Perché le competenze maturate nel volontariato possano essere oggetto di riconoscimento, devono essere rispettate alcune condizioni:
- svolgimento di almeno 60 ore di attività di volontariato nell’arco di 12 mesi;
- sottoscrizione di un progetto personalizzato tra ente e volontario, contenente obiettivi di apprendimento e risultati attesi;
- tutoraggio continuo da parte dell’ente;
- redazione e rilascio di un documento di trasparenza conforme alle Linee guida SNCC (D.I. 5 gennaio 2021);
- registrazione e conservazione delle attestazioni secondo le regole del D.M. 9 luglio 2024.
Portabilità e valore delle competenze
Le competenze riconosciute sono portabili all’interno del Sistema nazionale di certificazione delle competenze e possono essere:
- valutate su richiesta della persona e riconosciute dagli enti pubblici titolari (scuole, università, regioni, enti di formazione);
- utilizzate come titolo nei concorsi pubblici, nei limiti previsti dalla normativa vigente.
Copyright © - Riproduzione riservata
Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali, decreto 24/10/2025, n. 248 (G.U. 24/10/2025, n. 248)
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