CNA Professioni, Assoprofessioni, Colap, Confassociazioni e Confcommercio Professioni hanno inviato, in data 3 novembre 2025 al Governo e al Parlamento una richiesta unitaria per estendere ai professionisti non ordinistici le stesse tutele previste per gli iscritti ad albi. L’obiettivo è garantire parità di diritti in caso di malattia, infortunio, maternità e malattia dei figli minori. Un appello per porre fine a discriminazioni ancora presenti nel sistema professionale italiano.

Le principali sigle rappresentative dei professionisti disciplinati dalla legge 4/2013, CNA Professioni, Assoprofessioni, Colap, Confassociazioni e Confcommercio Professioni, hanno sottoscritto un documento congiunto per chiedere al Governo e al Parlamento pari tutele rispetto ai colleghi iscritti ad albi professionali.

In particolare, le associazioni chiedono che anche gli iscritti alla Gestione Separata INPS possano usufruire della sospensione dei termini degli adempimenti tributari in caso di malattia, infortunio, maternità o malattia dei figli minori.

Si tratta di una garanzia oggi riconosciuta solo ai professionisti ordinistici, nonostante la legge del 2013 abbia formalmente equiparato le due macro-aree del lavoro professionale.

Le associazioni definiscono questa esclusione “inaccettabile” e ricordano che una reale riforma del sistema deve assicurare uguaglianza di tutele e dignità professionale per tutti.

Nel comunicato viene inoltre apprezzato il recente segnale di apertura del Governo, che nella Legge delega per la riforma dell’albo unico ODCEC ha introdotto un riferimento specifico al riconoscimento delle professioni associative, come passo concreto verso una maggiore inclusione nel welfare professionale.

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Fonte: https://www.ipsoa.it/documents/quotidiano/2025/11/04/professionisti-non-ordinistici-serve-tutela-malattia-maternita