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Archivio newsLavoro, welfare e crescita sostenibile negli studi professionali
Negli ultimi dieci anni, gli studi professionali si sono affermati come un pilastro del sistema economico e sociale italiano. Crescono più della media nazionale in termini di occupazione, offrono contratti stabili, attraggono giovani e valorizzano la componente femminile del lavoro qualificato. Parallelamente, la bilateralità di settore – con Cadiprof, Ebipro e Fondoprofessioni – si conferma motore di welfare, inclusione e formazione continua: dalle tutele sanitarie alle politiche di conciliazione vita-lavoro, fino ai percorsi di aggiornamento sulle competenze digitali.
Nel panorama del lavoro italiano, gli studi professionali rappresentano sempre più un motore silenzioso ma fondamentale di occupazione, innovazione e coesione sociale. Negli ultimi dieci anni, il comparto delle Attività professionali, scientifiche e tecniche ha fatto registrare una crescita dell’occupazione del 26,7%, mentre gli studi sanitari e assistenziali sono aumentati del 21,3%. Numeri che raccontano di una realtà dinamica, capace di resistere alle crisi economiche e di continuare a offrire opportunità di lavoro qualificato.
E’quanto emerge dal report di Confprofessioni “Il ruolo sociale dei liberi professionisti”, a cura dell’Osservatorio delle Libere Professioni,
A caratterizzare il settore è soprattutto la stabilità: oltre l’87% dei rapporti di lavoro negli studi professionali è a tempo indeterminato, con un tasso di turnover sensibilmente inferiore alla media nazionale. Anche la composizione di genere conferma la vocazione inclusiva del comparto: le donne rappresentano il 57,9% dell’occupazione negli studi professionali e oltre il 73% in quelli sanitari, contribuendo in modo determinante alla qualità e alla continuità dei servizi.
Un altro elemento distintivo è la presenza giovanile: quasi un terzo dei lavoratori ha meno di 35 anni, un dato ben superiore alla media dell’economia italiana. Gli studi professionali si confermano così un punto d’ingresso privilegiato per i giovani che desiderano formarsi in ambienti dinamici, dove competenza e responsabilità crescono insieme.
Sul fronte del welfare, il sistema bilaterale di settore – composto da Cadiprof, Ebipro e Fondoprofessioni – rappresenta un modello virtuoso di solidarietà e innovazione.
Negli ultimi anni, Cadiprof ha ampliato i servizi di prevenzione e sostegno alla famiglia, Ebipro ha moltiplicato i beneficiari delle proprie misure, mentre Fondoprofessioni ha quasi raddoppiato i fondi per la formazione continua e l’aggiornamento digitale.
L’accordo di rinnovo del CCNL di categoria, firmato nel febbraio 2024, ha ulteriormente rafforzato questa rete di tutele introducendo nuove misure per la genitorialità, il lavoro agile, l’apprendistato per il praticantato e l’integrazione dei congedi parentali.
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Confprofessioni, report “Il ruolo sociale dei liberi professionisti”, 06/11/2025
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